Dicci chi sei, cosa fai nella vita di persona e nella vita di artista e come mai sei qui.
Mi chiamo Alessandra Ascrizzi e, in questo momento, ho ancora 29 anni.
Mi sono trasferita a Roma subito dopo aver terminato i miei studi accademici per approfondire la mia ricerca in campo artistico attraverso l’esplorazione della fotografia di scena e di reportage e attraverso l’illustrazione editoriale, collaborando con degli studi grafici e delle case editrici.
La mia vita artistica sta vivendo una fase di assestamento, dal momento che sto costruendo un mio percorso individuale, dopo aver sperimentato per diversi anni un progetto artistico in coppia con Francesca Tosso.
Sto seguendo infatti un percorso che, seppur sviluppandosi all’interno della pittura, cerca una propria via e un proprio sbocco per mezzo della fotografia.
Sono qui per partecipare a questo progetto, perché in sintonia con il mio percorso personale, sento di avere la possibilità di poter realizzare un’opera che possa relazionarsi non solo con lo spettatore che l’osserva, ma anche con lo spazio che l’accoglie e che contiene entrambi.
Presentati con un’opera d’arte del passato di qualche grande (o non grande) artista e perché.
‘‘I AM STILL ALIVE’’ di On Kawara, mi presento con lui perché mi fa andare fuori di testa! (in senso buono…)
La cosa che non sopporti e la cosa che ami nel mondo dell’arte.
Amo l’arte, a volte non sopporto il mondo.
La persona o l’evento che ti ha cambiato la vita (a livello artistico).
Real Presence, un workshop a cui ho partecipato nel 2007 al Castello di Rivoli. Quello è stato il momento in cui, grazie al confronto con giovani artisti provenienti da tutto il mondo, ho capito quanto potesse essere seria la strada che avevo forse intrapreso con una certa leggerezza. Quella è stata un’occasione veramente arricchente. La prima.
Hai già visto Camo? Che impressione ti ha fatto?
Non ancora, ma spero di vederla presto.
La tua opera biglietto da visita.
Due enormi teloni di pvc che misurano più di tre metri di altezza realizzati in coppia con Francesca Tosso. Sono ancora integri, è un miracolo!
Museo a Cielo aperto. Come lo vedi il cielo sopra il progetto?
In bianco e nero.
Anteprima sul tuo lavoro che esporrai?
In bianco e nero.
Cosa saresti se non avessi fatto l’artista?
La ballerina. Avevo iniziato presto, sarebbe stata una carriera perfetta!