Dicci chi sei, cosa fai nella vita di persona e nella vita di artista e come mai sei qui.
Sono Agata Lombardo. Nella mia vita principalmente c’è la musica e l’occuparmi della mia crescita personale. Sono qui grazie all’amico Marco Gandino con cui abbiamo fatto in passato una performance in cui son state unite le nostre arti: pittura e musica. Credo nell’interdisciplinarietà delle arti e nella forza del gruppo, soprattutto in questo momento storico.
Che cos’è la voce per te?
La voce è l’espressione più profonda ed unica di ogni essere umano, è il contatto con il divino. Si dice che chi canta preghi due volte.
Pitagora diceva che il canto, il suono ha un potere straordinario… Educare la voce educare se stessi?
Pitagora considerava tutte le forme fisiche come manifestazioni del suono. Io credo in questo. La voce che è fondamentalmente corpo vibrante manifesta la musica che vive in noi e attraverso noi.
La cosa che non sopporti e la cosa che ami nel tuo mondo artistico?
La cosa che non amo del mondo artistico è la corporazione, ma anche il compiacimento e il compromesso. Però gli artisti hanno la capacità di trasformare il mondo delle idee e della materia
La persona o l’evento che ti ha cambiato la vita (a livello artistico e non)
Soprattutto l’Amore. Poi un carissimo amico, un artista, uno scrittore che ci ha lasciati anni fa.
Hai già visto Camo? Che impressione ti ha fatto?
No, non ancora!
Museo a Cielo aperto. Come lo vedi il cielo sopra il progetto? E la musica, la tua?
Il cielo sopra il progetto avrà molto sole, energia e realizzazione. Spero che anche la musica avrà la luce.
Anteprima sul tuo concerto?
Semplicemente musica, poesia e pittura.
I tuoi progetti futuri, le tue collaborazioni? Ad esempio il progetto Fonèka…
Il progetto più imminente sarà il 3 Marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Si chiama Fonèka ed è una rassegna sulla voce e il potere del suono ed io ne ho l’ideazione e la direzione artistica. Per chi fosse interessato…
Cosa saresti se non avessi fatto l’artista
Un’artista…
L’arte figurativa e l’arte vocale possono convivere nello stesso spazio?
Certamente, per il fatto che tutti noi siamo sinestesici e cioè possiamo percepire simultaneamente suoni e colori. Ci son stati degli artisti nella storia, come Kandinskij e Scrijabin, che hanno vissuto le loro opere nella sinestesia.