Una mostra (molto) personale con sei fotografie di Gianpaolo Demartis. Dal 21 settembre al Nuraghe Lu Naracu di Telti.
Tra la sera del 31 luglio e le 13 del 1 agosto 2021, Gianpaolo Demartis ha seguito la performance di scrittura di Valentina Cei, in occasione del progetto This Must Be ULTRA – Azioni Performative del Sentire, per documentarne i momenti più importanti.
Delle immagini scattate da Demartis, sono stati scelti solo sei scatti con l’intenzione di ridurre all’osso il senso originario del progetto – attraversamento fisico dello spazio tramite la corsa per Claudio Lorenzoni, attraversamento del tempo localizzando fuori di esso una narrazione tramite flusso di coscienza su macchina da scrivere per Valentina Cei – e mostrarne le contrapposizioni di movimento e pausa, forma e contenuto, corpo e macchina, luce e ombra. I confini della performance sono diventati netti solo a giorno fatto, da qui il titolo, estrapolato dal testo di Cei e diventato manifesto della profonda intenzione di definizione e nitidezza che sta dietro la visione del fotografo.
Ne è nata così una mostra, È giorno fatto, che inaugurerà martedì 21 settembre al Nuraghe Lu Naracu di Telti, in provincia di Sassari.
Gianpaolo Demartis vive e lavora in Sardegna. Dieci anni fa ha fondato la Libera Scuola di Erboristeria Popolare Sarda Calarighe, tramite cui ricerca e diffonde le pratiche di medicina popolare che sopravvivono sul territorio, connotandone l’identità profonda.
È giorno fatto: il testo critico di Valentina Cei
Fa fotografia chi prende un dettaglio e lo rende contesto.Fa fotografia chi racconta una storia senza usare le parole, senza essere usato da loro: chi lascia le cose come stanno.
Fa fotografia chi guarda, chi osserva, chi coglie netti i confini e dall’esterno sa arrivare dentro, a pescare l’invisibile.
Ti tuffi, tieni il respiro, afferri l’ostrica, risali: hai la perla, solo devi estrarla dalla sua zona di comfort.
compensazione dell’esposizione
compressioni alte luci
livello di nero
Fotografare una performance di scrittura è raccontare la nascita di una storia: devi prendere chi scrive, metterlo in un posto dove scrivere, seguirlo mentre scrive, sbirciare cosa scrive.
Ma chi fa fotografia, vuole andare dentro: vuole mostrare perché, quello, scrive.
E il perché se lo rigira tra uno sguardo e l’altro
compensazione dell’esposizione
compressioni alte luci
livello di nero
finché non ne comprende e svela le quattro filosofiche forme.
Così chi fotografava e c’era, ha visto che ho scritto perché sono stata invitata a farlo dall’esca pavesiana, che ha agganciato le mie voci interiori
E ha visto che ho scritto per prendere posto nel mondo: dal buio alla luce, da dentro a fuori, per uscire dal regno perfetto in cui nulla può accadere
Chi ha fotografato e c’era, ha visto che ho scritto perché avevo la materia prima: carta, inchiostro e dita.
Chi ha fotografato e c’era, ha visto i pensieri scuotersi e scuotermi e li ha tradotti in sussulto di fogli e vene che pulsano, ferme.
Chi fa fotografia, deve per forza guardare, poter guardare e saperlo fare. Ma deve anche accettare il ritorno di questo, se vuole farla davvero, la fotografia: è vero che si guarda per essere guardati.
compensazione dell’esposizione
compressioni alte luci
livello di nero
Info e contatti
È giorno fatto
Una mostra (molto) personale con sei fotografie di Gianpaolo Demartis
Inaugurazione: martedì 21 settembre 2021, ore 18.30
Nuraghe Lu Naracu Putzolu
Strada Statale 127 Settentrionale Sarda, 200
Telti (Sassari)
Per info e prenotazioni: +39 347 769 7561
La mostra è realizzata con il patrocinio del Museo a Cielo Aperto di Camo e della Fondazione Cesare Pavese e rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 17 ottobre 2021.