Dicci chi sei, cosa fai nella vita di persona e nella vita di artista e come mai sei qui.
Mi chiamo Elena Consoli, romana classe 1983. Sono una donna, una figlia, una compagna, una sorella. Faccio difficoltà a definirmi in altri termini, non mi sento un’artista più di altre milioni di persone che riescono ad esprimersi con la fotografia. Scatto da sempre, fa parte dei miei gesti quotidiani, forse perché le immagini si imprimono in me più radicalmente dei ricordi o forse perché è semplicemente il mio modo di pensare, attraverso un discorso fatto di immagini.
Presentati con un’opera d’arte del passato di qualche grande (o non grande) artista e dicci perché.
Tanti maestri nella fotografia, Anders Petersen, Francesca Woodman,Letizia Battaglia, Ansel Adams, Diane Arbus, Marco Pesaresi e un solo maestro dell’anima, Fabrizio De André.
La cosa che non sopporti e la cosa che ami nel mondo dell’arte?
Odio la boria di chi si sente artista e amo lla semplicità di chi non sa di esserlo.
La persona o l’evento che ti ha cambiato la vita (a livello artistico)?
La magia della camera oscura…Magia allo stato puro!
Hai già visto Camo? Che impressione ti ha fatto?
Non ho mai visto Camo e non vedo l’ora di conoscerla!
La tua opera biglietto da visita?
Franziska, stampa Epson Luster 250 fine art 70×50
Museo a Cielo aperto. Come lo vedi il cielo sopra il progetto?
Aperto, senza discriminazioni o veti, libero a tutti e per tutti… uno spazio senza confini.
Anteprima sul tuo lavoro che esporrai…
“Ho visto Nina volare” 2009. Stampa fineart. 70×100
Cosa saresti se non avessi fatto l’artista?
Sarei scrittrice, illustratrice, scultore, biologa, ambientalista, infermiera e di nuovo fotografa….e se avessi anche un’altra vita a disposizione vorrei fare il cane di Elena.