Domenica 5 agosto h. 11 presso la Pinacoteca Civica di Camo (CN) presentazione del libro “LEI. Vivian Maier” di Cinzia Ghigliano più l’esposizione di 16 tavole illustrate per il pictures book omonimo, pubblicato da Orecchio Acerbo e vincitore nel 2016 del premio Andersen, dedicato alla figura misteriosa e affascinante di Vivian Maier.
Tata di professione e fotografa per vocazione, Vivian Maier non ha lasciato parole dietro di sé.
Ha lasciato immagini. Non ci sono taccuini o diari nei suoi scatoloni ma solo pochi appunti, bigliettini, titoli di viaggio, qualche indirizzo.
Oggetto negli ultimi anni di un lavoro di riscoperta che ne ha portato alla luce l’immenso archivio di scatti Vivian Maier è oggi riconosciuta come una delle massime esponenti della cosiddetta “street photography”.
Era una donna enigmatica, «portava camicie da uomo, imprecava in francese, conosceva a memoria tutti i racconti di O. Henry, camminava come un uccello. E così, come un trampoliere dalle lunghe gambe, ha attraversato il suo tempo fotografandolo».
Pare avesse scelto di fare la bambinaia proprio per lavorare spesso all’aperto e avere tempo libero da dedicare alla sua passione- ossessione. Attratta com’era dalla vita di strada, spesso si avventurava con i bambini che aveva in carico nei sobborghi della Grande Mela: la comunità afroamericana, le nuove architetture che prendevano il posto di quelle vecchie, mani di innamorati intrecciate dolcemente, poliziotti, ragazzi, fanciulli e senzatetto sono tra i soggetti che sceglieva tentando di catturare l’intensità dell’attimo fuggente e, contemporaneamente, l’enorme cambiamento in atto nella società americana del tempo.
Cinzia Ghigliano nei disegni non riproduce le foto di Vivian Maier, le interpreta; scompone e monta in modo nuovo, facendo incontrare sui fogli bambini che non erano nella stessa foto, passanti che non si erano incrociati, una suora bianca e un ragazzo nero a cavallo. A tenerli legati non c’è l’attimo reale in cui è stata scattata la foto ma lo sguardo di Vivian Maier su di loro. A quello sguardo, inquieto e indulgente, Cinzia Ghigliano dedica il suo bellissimo racconto.
Tra le poche fumettiste italiane – madre delle indimenticabili Nora e Solange – Cinzia Ghigliano ha collaborato con importanti testate, da “Linus” a “Il corriere dei piccoli”, esplorando però sia l’illustrazione, in particolare nell’editoria per ragazzi, sia la pittura, sempre con grande successo, testimoniato dal premio “Yellow Kid” al Lucca Comics, il premio “Andersen” per la divulgazione scientifica, e più di recente dai premi “Gigante delle Langhe” e “Caran D’Ache”. Oltre al premio “Andersen 2016” per il miglior libro fatto ad arte “Lei. Vivian Maier” si è aggiudicato il il premio “Leggimi forte” assegnato dai ragazzi di varie scuole italiane.
Quando non disegna o dipinge, insegna illustrazione e fumetto presso l’Accademia Pictor di Torino.
Le tavole della mostra sono tratte dal libro “Lei. Vivian Maier” pubblicato da Orecchio Acerbo.
Per informazioni: tel. 0141840100 – 3493389360 / comune.camo@libero.it
Camo (CN) Museo a Cielo Aperto Piazza Municipio 1.
Evento a cura di Claudio Lorenzoni ed Eliana Littarru che modereranno la presentazione.