“L’idea progettuale è quella di creare “movimento” virale a bordo di una automobile che trasporti energia artistica, una installazione mobile di sinergie di processi di ricerca artistica, risultante vettoriale di forze attive di artisti di movimento, non prodotti ma letture di processi che rinnovino energie per rappresentare un altro sistema dell’arte. Artisti navigatori di rotte semantiche che stimolino la comprensione dei fatti artistici contemporanei oltre le logiche del mai libero mercato privatizzato”.
Il vostro critico Tavor
2006 Collabora con la rivista d’arte internazionale “Flash Art” dalla quale viene poi allontanato e diffidato. Comincia la collaborazione con la sua compagna e moglie di arte e di vita Barbara Ardau, nasce il “Santa Barbara open, free and full project”, un tentativo virale e performatico comportamentale per ridiscutere e rinegoziare i criteri qualitativi e meritocratici che regolano il sistema dell’arte. Smette di dipingere e regolarmente si libera di tutta la sua produzione pittorica e plastico scultorea abbandonandola in luoghi pubblici di diverse città europee, moltissime a Napoli città con la quale non è mai riuscito a tagliare completamente i ponti. 2007 Viene allontanato e diffidato dal portale d’arte “Equilibriarte”. 2010 – 12 Con Barbara Ardau dopo il “Santa Barbara Project” riprova a ragionare su possibilità concrete per rappresentare socialmente e culturalmente un altro sistema dell’arte, ritorna a creare; sostiene attivamente la campagna di comunicazione mediatica e culturale degli ex lavoratori Rockwool in presidio permanente a Campo Pisano ad Iglesias (Ca), attiva una rete di artisti solidali con la causa, nasce il Rockbus Museum, il museo degli ex operai in presidio permanente; entra in conflitto con la galleria Giuseppe Frau Arte Contemporanea fantomatica galleria con pretese ed ambizioni “internazionali” che riteneva possibile gestire uno spazio di lotta come una vetrina possibile per i suoi giovanissimi artisti da inserire poi nelle varie Arte fiera in giro per il globo. Sposa Barbara Ardau. Ricomincia a dipingere in maniera “grafica” senza prendere troppo sul serio i suoi disegni su tela che considera appunti di percorso. In coppia con la moglie Barbara Ardau organizzano un serie di private esposizione d’arte contemporanea nella loro automobile processo di comunicazione del senso del fare artistico contemporaneo dove diventa complicato scindere tra arte, artista, spettatore e promotore (Tavor Art Mobil).