Il 31 luglio si chiude (forse) il cerchio del progetto #TheWay, con una nuova tappa che riunisce tutti gli artisti coinvolti davanti al mare di Genova.
Il viaggio di #TheWay continua e, forse, finisce. Se Cei Lorenzoni e Demartis hanno esplorato finora il viaggio a distanza, ognuno nella propria dimensione e forma espressiva, con questa tappa, il 31 luglio 2022 si ritroveranno davanti al mare di Genova.
Un mare che separa o che unisce? Un mare che rende liberi o che porta invasioni? Proseguire? Fermarsi? Questi gli interrogativi.
Per proseguire, sarà necessario cambiare la propria specie di appartenenza, per fermarsi anche.
Il 31 luglio, in occasione della quinta tappa del progetto This Must Be #TheWay – quinta la tappa come la quinta muta che si riferisce all’ultima stadiazione larvale del baco prima di divenire falena – si chiuderà il cerchio. Gli artisti chiamati in causa faranno combaciare gli estremi.
#TheWay: la conclusione
Il 31 luglio Claudio Lorenzoni, ispirandosi alla pagina n. 6 del romanzo La luna e i falò, percorrerà i 50 kilometri della Ultra del Turchino con partenza da Ovada e arrivo a Genova. Il suo sarà un viaggio (l’ultimo?) poetico, e di corsa, nell’uomo e nell’oggi, una riflessione necessaria sul contemporaneo, sul nostro tempo, sulle nostre utopie e sugli ideali su cui una generazione ha costruito la propria vita e il proprio modo di essere.
Valentina Cei nella notte tra il 31 luglio e l’1 agosto, scriverà per chiudere il cerchio aperto un anno fa con #thismustbeULTRA: Penelope che disfa il telaio mentre Ulisse intravede Itaca dietro l’orizzonte, porrà fine al viaggio del bandito, rendendolo libero di tornare a sé. Vivo e morto, diverso eppure immutato.
Gianpaolo Demartis osserverà lo scioglimento del telaio (realizzato da Cei-Penelope-Molly durante la maratona del 28 maggio) fissandone la sparizione come unica memoria del suo essere esistito.
Il loro viaggio, come quello di Pavese, sarà un “tornare a casa”. Un tornare a casa e ritrovarsi cambiati, tornare a sé stessi e salutare chi è stato altro da noi.
Parallelamente alla performance, Bruno Biddau e il collettivo CLiTo creeranno due opere ad hoc. Il primo lavorerà fotograficamente sull’insetto notturno per eccellenza: la falena. Il secondo realizzerà un manufatto dedicato al “banditismo”.
Il progetto This Must Be è realizzato in collaborazione con Museo a cielo aperto di CAMO, Fondazione Cesare Pavese, Comune di Santo Stefano Belbo, Comune e Proloco di Brancaleone, Comune di Ardore, Proloco di Camo, Museo della Seta di Racconigi, Sul Filo della Seta, La Via Verde della Seta, Associazione La Cevitou, Ecomuseo Terra del Castelmagno, Città di Racconigi, Comune di Gorzegno. Un grazie particolare a La Bottega delle Donne, GreenFlea, Panegiro, I talenti, La casa rotta, Inarttendu, Sillabart.
Immagine di copertina: ©Bruno Biddau